Risultato Gara


Campioni del Mondo

Tre anni di rincorsa, due secondi posti nei mondiali del ’99 e del 2000, finalmente al terzo tentativo la BMS Scuderia Italia è riuscita nell’intento di vincere il FIA Sportscar Championship, il prestigioso Campionato del Mondo Prototipi, sia nella classifica a Squadre che in quella Piloti con il giovanissimo (23 anni) Marco Zadra che nel corso della stagione è stato splendidamente supportato da driver del calibro di Christian Pescatori e Jean Marc Gounon.

Due primi posti, quattro secondi, un quarto ed un solo ritiro sono il palmarés che ha consentito alla compagine bresciana di fregiarsi del titolo mondiale con una gara di anticipo, a cui ha contribuito in modo determinante, per tutta la stagione, l’aiuto ricevuto dall’equipaggio dell’altra vettura della Scuderia Italia, quello composto da tre gentlemen - driver, di nome e di fatto: Angelo Zadra, Enzo Calderari e Lilian Bryner a cui va un ringraziamento particolare.

La preparazione invernale è stata la chiave di volta di una stagione vincente: grazie al gran lavoro di sviluppo operato sulle Ferrari 333 Sp che ha riguardato soprattutto un approfondito esame aerodinamico della vettura alla ricerca di un maggiore carico dinamico del veicolo e grazie alla maniacale attenzione nel rialzo e nella preparazione della vettura pre e post- gara, sono stati raggiunti standard qualitativi e di competitività elevatissimi che hanno consentito alla oramai “anziana” barchetta di Maranello di conquistare l’ennesimo titolo strabiliando il mondo intero.

Il giovane Marco Zadra si è poi dimostrato pilota coscienzioso ed attento a non commettere errori, mirato al raggiungimento di uno scopo che ad inizio della stagione era sì nel cuore di ogni componente della squadra, ma che, vista “l’anzianità” di servizio della vettura e l’elevato livello di competitività delle nuove macchine e dei piloti apparsi nel campionato, sembrava impossibile da raggiungere.

Dopo vent’anni dalla sua costituzione, la BMS Scuderia Italia raggiunge l’apice dell’automobilismo sportivo mondiale con un titolo sofferto ma ampiamente meritato che proietta il sodalizio bresciano nella storia del motorismo.

 

La gara

Sempre tra i primissimi nelle prove libere, secondo tempo sia nella prima sia nella seconda sessione, la BMS Scuderia Italia ha incontrato qualche difficoltà nel corso delle prove ufficiali corse sotto una fastidiosa pioggia che non ha consentito a Christian Pescatori di potersi esprimere al meglio. Dopo 30 sofferti minuti Pescatori si collocava in terza fila con il quinto tempo. Nel corso del warm - up le cose miglioravano e veniva ottenuto il terzo tempo. Per la gara, alla BMS bastava un semplice piazzamento nella zona di rincalzo per ottenere la matematica certezza del titolo ed è proprio su questa considerazione che è stata impostata la strategia della competizione.

Allo start tutto sembrava filare nel verso giusto con Pescatori che manteneva agevolmente il passo degli avversari. Dopo pochi giri però il tempo atmosferico iniziava ad incattivirsi rovesciando sul freddo circuito germanico spruzzate d’indesiderata pioggia. Perfette, come sempre, le strategie dei pit-stop che consentivano a Pescatori di portarsi agevolmente in seconda posizione assoluta.

La sfortuna, che ha sempre il suo biglietto da visita da presentare, a tre quarti di gara prendeva le sembianze di un ingranaggio, quello della terza marcia, sgranato con conseguente blocco del cambio in quarta marcia. Immediatamente veniva anticipato di un paio di giri il pit-stop e dopo un controllo e la sostituzione del pilota si tentava il rientro in pista con Marco Zadra al volante, ma solo un giro dopo, tra minacciose nuvole di fumo, Marco era costretto a rientrare ai box. Non rimaneva che tentare un’ultima carta, tenere bloccata ai box la vettura fino ad un paio di minuti dalla fine gara e farla poi rientrare in pista in un ultimo disperato giro in modo che potesse transitare sotto la bandiera a scacchi e venire quindi classificata. Con il fiato sospeso, a 2’30” dalla fine Marco Zadra riusciva con notevole sensibilità a ripartire in quarta marcia ed a percorrere i due interminabili giri finali che consentivano alla squadra bresciana di entrare nell’Albo d’Oro del campionato.

Mondello Park (Irlanda), 2 settembre 2001




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